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Fra le novità del 2012, il seminario proposto da Pino Costalunga sul tema "Leggere con i figli", in tre serate:
- "Raccontare e leggere con i figli: un momento di incontro"
- "Genitori, figli e libri: quali i libri giusti"
- "Parlare per immagini"
“Il Mito, La Favola, la Storia, il Racconto sono sempre stati, fin dalla notte dei tempi, il mezzo più efficace della trasmissione del sapere e del pensiero di un popolo da generazione a generazione, trasmissione che avviene per metafore, simboli, figure fantastiche e paradigmatiche, dove storia ed invenzione si confondono, e dove quindi la capacità di parlare non solo all’intelligenza, ma anche all’anima dell’uomo è più forte.
Bruno Bettelheim, forse il più famoso psicoanalista e psicologo dell’infanzia europeo, autore di saggi famosissimi molti dei quali sulla fiaba come “Il mondo incantato: uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe”, diceva che in molti popoli primitivi il racconto è sempre stato usato dagli “sciamani”, i dottori delle tribù, come mezzo di cura: al malato si racconta una storia e poi lo si lascia solo una giornata con la sua storia affinché la mediti, si riconosca in essa, da essa ricavi le risposte per un nuovo “stare bene”.
Ecco allora che il raccontare e il libro diventano un mezzo di comunicazione fortissimo e potentissimo tra genitori e figli, e la scelta del racconto e del libro giusto diventa molto importante.
Parlare del libro e del suo uso oggi, in un mondo dove predomina la veloce e spesso vana immagine televisiva, è molto difficile, ma indispensabile perché gioire di un libro e di una buona lettura è imparare a godere di cose semplici ma profonde, ed in quanto profonde, belle. In questa società la velocità e l’efficienza
sembrano l’unica qualità richiesta, a danno di quell’”utile tempo inutile”dedicato al pensare a se stessi e al meditare sul mondo.
La lettura è invece una gioia profonda ed insostituibile destinata a riempire efficacemente tanto vuoto di pensiero e, alle volte, di sentimento, che si contrappone al chiasso delle chiacchiere vacue.
Per iscriversi è necessario inviare il modulo di adesione compilato e la ricevuta del pagamento della quota di iscrizione di 60 euro alla Segreteria di Confartigianato Impresa Famiglia.
Quota da versare attraverso bonifico bancario (intestato a Confartigianato Impresa Famiglia presso Banca Popolare di Vicenza, Agenzia 13, Iban: IT36 D057 2811 8091 1357 0524 053) o contanti presso l’Uff. Scuola di Confartigianato Vicenza (Via Fermi, 134 - VI).